Se si visita la zona settentrionale della Sardegna, vi sono dei posti che non bisogna assolutamente perdere per via della loro bellezza ed unicità.
Ecco quali sono:
Alghero: è una città talmente bella e piena di vita che la compianta Giuni Russo le ha dedicato una canzone. Le sue numerose spiagge hanno acqua cristallina e sabbia fine, il centro storico è molto caratteristico per via dei suoi vicoli con pavimentazione a ciottoli. Quest’ultimo luogo è inoltre pieno di negozi e ristoranti tipici. Gli amanti del trekking e delle passeggiate rimarranno soddisfatti dal Monte Doglia, dove si possono ammirare sia i resti di una batteria contraerea risalente alla Seconda Guerra mondiale, che un panorama mozzafiato di tutta la città. Poco distante si trovano il Lago di Baratz e Capo Caccia, sede delle Grotte di Nettuno, un deposito naturale di rocce carsiche.
Porto Torres: questa località non rappresenta solamente il punto di arrivo di navi e traghetti, ma offre diverse attrazioni tutte da scoprire. Tra le tratte più richieste vi è infatti quella Genova Porto Torres che ogni anno porta numerosi turisti sull’isola attraverso i tanti traghetti. Una di queste è la Torre Aragonese, edificio dalla forma ottagonale alto 14 metro e largo 13; si sviluppa su tre piani: al primo era collocata la cisterna, al secondo l’alloggio e al terzo le feritoie con il ballatoio. Venne costruita per difendere la città nel 1323 per volontà di Don Alfonso V d’Aragona. Poi c’è la chiesa di San Gavino, la chiesa romanica più antica e grande della Sardegna; qui si trovano le spoglie dei santi Gavino, Gianuario e Proto. Sempre a San Gavino è dedicato il Santuario di San Gavino a Mare (più comunemente conosciuto come la chiesetta di Balai). Secondo la leggenda questo luogo sacro fu costruito nel punto esatto in cui i santi sopra citati furono portati a riva dalla corrente del mare.
Qui vicino è presente la Spiaggia di Balai, una piccola cala con acqua limpidissima e scenario da cartolina. Un sito archeologico molto interessante è la necropoli di Su Crucifissu Mannu, composto da ventidue tombe risalenti al Neolitico, utilizzate anche in epoca romana. I sepolcri sono comunicanti tra loro e all’interno furono trovati numerosi referti più un teschio con segni di operazione cranica. Rimanendo in tema archeologia, in questa zona è anche possibile visitare la costruzione più antica d’Italia, ossia l’Altare Preistorico di Monte d’Accoddi. Questo ziggurath alto 6 metri risalente al 2700 a.C. è ancora in buono stato, a differenza di molti altri che andarono distrutti. Al suo interno ospitava un tempio conosciuto come il tempio rosso per via del colore delle pareti.
Asinara: è la quinta isola più grande d’Italia ed è abitata da un gran numero di asini che hanno appunto ispirato il suo nome. L’attrazione più bella è sicuramente il Parco dell’Asinara, popolato da molte specie di flora e fauna. Questo luogo divenne famoso anche per la presenza di un carcere di massima sicurezza, il 41 bis, ora chiuso.
Stintino: le sue spiagge, la Pelosa e la Pelosetta sono conosciute per la sua straordinaria bellezza. Rappresentano il luogo ideale per trascorrere la giornata nel più totale relax.
La Maddalena: isola sarda ricca di storia, poichè qui si trova Caprera, l’ultima dimora di Giuseppe Garibaldi, conosciuta come la casa bianca. Si può visitare tutti i giorni (esclusi i lunedì, il 25 Dicembre, il 1° Gennaio e il 1° Maggio) dalle 9.00 alle 19.30. Altri reperti storici da non lasciarsi scappare sono Forte Sant’Andrea e Forte San Vittorio, che servirono a difendere la Sardegna dall’esercito di Napoleone. Un luogo ricco di reperti è il Museo archeologico navale, dove sono ospitati i resti di un relitto romano più il rispettivo carico trovati nel mare della Maddalena. Non si può infine lasciare l’isola senza aver visto la spiaggia rosa, la cui sabbia è di questo insolito colore.